Dichiarazione di Adriano Sgrò, Coordinatore nazionale dell'Area 'Democrazia e Lavoro' CGIL
TAV: SGRO’ (CGIL), LA SOLITA MISERA QUERELLE PARTITICA SULLA PELLE DEI CITTADINI E DELLE LORO ISTANZE
“Il trasporto delle merci e la via ambientalmente compatibile per il collegamento del nostro paese con gli assi fondamentali del commercio internazionale meriterebbero una discussione ed una valutazione di caratura diversa e fuori dai furori ideologici”
Con poche parole e a valle della solita misera querelle partitica, il governo ha deciso di approvare definitivamente l’opera ferroviaria di collegamento tra il nostro paese e la Francia, denominata Tav.
Nonostante durante la campagna elettorale siano state fatte promesse diverse, viene definitivamente compromesso ogni percorso di coinvolgimento delle popolazioni e dei lavoratori interessati, così come anni e anni di serie valutazioni dei costi sono stati gettati alle ortiche nel lasso di tempo di un dispaccio governativo a mezzo Facebook.
Il trasporto delle merci e la via ambientalmente compatibile per il collegamento del nostro paese con gli assi fondamentali del commercio internazionale, questo è il punto cruciale, meriterebbero una discussione ed una valutazione di livello ben diverso e fuori dai furori ideologici, ma è chiaro che il governo attuale non possiede la benché minima caratura utile a costruire una discussione seria attorno alla riconversione ambientale del trasporto di merci.
Nonostante durante la campagna elettorale siano state fatte promesse diverse, viene definitivamente compromesso ogni percorso di coinvolgimento delle popolazioni e dei lavoratori interessati, così come anni e anni di serie valutazioni dei costi sono stati gettati alle ortiche nel lasso di tempo di un dispaccio governativo a mezzo Facebook.
Il trasporto delle merci e la via ambientalmente compatibile per il collegamento del nostro paese con gli assi fondamentali del commercio internazionale, questo è il punto cruciale, meriterebbero una discussione ed una valutazione di livello ben diverso e fuori dai furori ideologici, ma è chiaro che il governo attuale non possiede la benché minima caratura utile a costruire una discussione seria attorno alla riconversione ambientale del trasporto di merci.
In vista della manifestazione di sabato 27 va ovviamente garantita la libera, civile e pacifica (sottolineiamo: pacifica) protesta, da parte di tutti i soggetti, contro la mistificazione della realtà e la mancata presa in carico delle istanze provenienti dal territorio, così come va respinta la criminalizzazione del movimento che si oppone con determinazione, liberamente e a viso aperto ad un’imposizione per nulla democratica.